Cous cous alle verdure

Come preparare il cous cous alle verdure in modo semplice e veloce

Il cous cous è un piatto ricco di storia e tradizione, che affonda le sue radici nelle terre del Nord Africa, ma è ormai entrato a far parte della cucina mediterranea con numerose varianti. Viene preparato con semola di grano duro, lavorata con acqua fino a formare dei granelli che vengono poi cotti al vapore, e può essere abbinato con verdure fresche, pollo, pesce o altri condimenti a piacere. 

Il cous cous alle verdure proposto da Maletti è realizzato con ingredienti semplici e genuini, arricchito con verdure fresche e petto di pollo, ed è un primo piatto perfetto per l’estate, pronto da gustare o da personalizzare a piacere con spezie o altri ortaggi. Di seguito ti proponiamo una modalità di preparazione del nostro cous cous, semplice e gustoso, perfetto da servire freddo in estate, ma anche caldo o tiepido in inverno: un piatto completo ideale per pranzi o cene, da preparare in pochi minuti e perfetto da portare in ufficio oppure in spiaggia. 

Ingredienti: 

Preparazione: 

Versare il cous cous pollo e verdure già pronto in una ciotola, quindi aggiungere un filo d’olio e mescolare per amalgamare il tutto. Nel frattempo, tagliare i pomodorini e aggiungerli al cous cous insieme ai ceci. Aggiungere infine un cucchiaio di curry (o altre spezie a piacere), continuando a mescolare. Servire quindi il cous cous su un piatto di portata e guarnire il piatto con foglie di basilico fresco. Bastano 5 minuti è il cous cous è pronto da portare in tavola, da gustare da solo o come contorno per accompagnare altre preparazioni. 

Storia e origini del cous cous

La storia e le origini del cous cous sono affascinanti e ci raccontano di un piatto che ha attraversato le frontiere geografiche e culturali, conquistando il cuore e il palato di molte persone in tutto il mondo, fino a diventare uno dei piatti iconici della cucina mediterranea. Dal Nord Africa all'Europa, questo piatto ha trovato un posto speciale nelle tradizioni culinarie di molte nazioni, tra cui l’Italia, specialmente nelle regioni meridionali, come la Sicilia. 

Le sue origini risalgono all’epoca medievale, nell’area geografica tra l’Africa subsahariana e le coste magrebine, quando gli antichi Berberi scoprirono il processo di lavorazione del grano duro per ottenere una semola fine, che veniva successivamente cotta al vapore. Il cous cous nasce dall’esigenza di avere a disposizione un alimento che potesse essere conservato per lunghi periodi di tempo (anche durante i lunghi viaggi in mare) ed è legato a riti e tradizioni antichi. 

In origine, infatti, veniva servito in tavola solo la sera e veniva consumato dai commensali servendosi di un unico piatto, con il solo utilizzo delle mani.

Uno dei primi riferimenti al cuscus si trova in un libro di cucina dell'al-Andalus (la Spagna musulmana del XIII secolo), il Kitāb al-tabīkh fī al-Maghrib wa l-Andalus di autore anonimo, che contiene la ricetta del cuscus. Nel XIII secolo il piatto viene citato diverse volte anche da uno storico siriano di Aleppo.

Come nasce il nome “cous cous”?

Sembra che le origini del nome “cous cous”, così come quelle del piatto, siano berbere. Il termine deriverebbe infatti dalla parola araba kuskus (kuskusu) o, più probabilmente, da keskes, termine che viene tuttora utilizzato per indicare la particolare casseruola utilizzata per la cottura di questo piatto, conosciuta in Italia come couscoussiera. Nel corso del tempo, diffondendosi in diversi paesi, il cous cous ha assunto diversi appellativi, tra cui cuscusu in Sicilia, cascà in Sardegna, couscous in Francia, kouskousaki in Grecia, cuscuz in Brasile e wusu-wusu in Togo, Senegal, Nigeria, Ghana e Benin. 

La diffusione del cous cous in Italia 

Con il passare dei secoli, il cous cous attraversa il Mediterraneo e nei primi anni del Settecento raggiunge l'Europa seguendo le rotte dei mercanti di spezie e stoffe. In Italia comincia a diffondersi più tardi, nell’Ottocento, anche grazie agli spostamenti dei lavoratori delle zone trapanesi tra San Vito del Capo e Mazara del Vallo verso le coste tunisine, da cui importarono usi e tradizioni culinarie. In Sicilia i sapori e i profumi dell'Oriente si mescolano con le tradizioni locali, dando vita a nuove interpretazioni di questo piatto.

Nel 1777 il cous cous viene citato in una testimonianza, inserita un secolo più tardi in un saggio di antropologia a cura di Giuseppe Pitré sugli usi e i costumi del popolo siciliano, che riporta di un episodio successo in occasione di un matrimonio a Trapani in cui “[fu] regalata al parroco una pietanza chiamata cuscusu colla carne di porco, vivanda in Sicilia dai saraceni lasciata ”. Il racconto prosegue descrivendo la lavorazione della semola, identica a quella tradizionale del Nord Africa. 

Oggi Trapani viene considerata la culla del cous cous siciliano (noto anche come “couscous alla trapanese” o “cùscusu”  in dialetto locale),  preparato con semola di grano duro macinata, setacciata e lavorata a mano fino ad ottenere piccoli granelli. Il cous cous viene poi cotto a vapore in una particolare pentola di terracotta e poi condito con brodo di zuppa di pesce.

Nel corso del tempo si sono diffuse numerose versioni del piatto, che prevedono l’aggiunta di ingredienti o spezie diversi da quelli tradizionali. Il metodo di cottura è invece rimasto invariato: sempre a vapore, utilizzando una speciale casseruola, chiamata “cuscussiera”. 

Curiosità sul cous cous

Come abbiamo visto, il cous cous nasce come alimento conviviale, servito in un grande recipiente di terracotta da cui tutti i commensali possono attingere. La tradizione vuole che per mangiarlo si debbano usare le mani, formando delle palline di impasto con tre dita della mano destra (la cosiddetta “forchetta di Allah”). Questo, secondo i popoli arabi, serviva per distinguersi “dal diavolo che mangia con una, il profeta che mangia con due e l’ingordo ne che usa cinque”. 

A dimostrazione della popolarità e dell’apprezzamento di questo piatto nella cucina mediterranea, da oltre vent’anni, in Sicilia, a San Vito Lo Capo (in provincia di Trapani), viene organizzato un festival dedicato al cous cous. Dal 1998, il Cous Cous Fest si svolge ogni anno a settembre, offrendo ai visitatori la possibilità di degustare tantissime varianti di cous cous: dalla celebre ricetta tipica della Sicilia Occidentale a base di pesce alle numerose variazioni internazionali, con l’aggiunta di carne e verdure, abbinati a ingredienti tipici della cucina mediterranea. 

Oltre alla degustazione dei piatti, il Cous Cous Fest prevede anche diverse competizioni, tra cui il Campionato italiano di cous cous, il cui vincitore accede di diritto al Campionato internazionale, sfidando i migliori chef provenienti da tutto il mondo.

All'interno di questa ricetta

Cous cous con pollo e verdure

Cous cous con pollo e verdure

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